Sogno o son desto?

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  1. BadGuy
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    Non mi era mai capitato di sognare horror. Non dico un incubo, una cosa paurosa, un cibo indigesto, ma proprio un sogno fatto a film. Con i 'cliché' (puah!) del genere, come direbbe l'arguto creep.

    Non so se comincia così, ma è quel che ricordo.
    Sono in una casa con tante stanze e ce n'è una che se la apri c'è una piscina, anzi no, una piscina che per metà è sauna: i bordi della vasca sono di pietra bianca e l'acqua non la vedo però so che non può essere azzurra. So anche che c'è della gente di aspetto normale che invece è cannibale e solo quando azzanna gli viene la faccia come quella dei mostriciattoli di 'The descent' (bellissimo quel film!). Adesso c'è uno stacco su un paesaggio di città con mezzo metro di neve e io sono in macchina (Opel Agila/ruotine piccole) e devo fare una salita; continuo a girare in tondo finché non trovo una salita con la neve battutissima e allora accelero e riesco ad arrivare in cima senza danno. Poi di nuovo nella casa.
    Entro in questa stanza-sauna e ci sono due ragazze con in mano un rampino da macellaio. Capisco, non dal rampino, che quelle sono umane e non cannibali e voglio prendere un rampino anch'io. Non faccio in tempo ché arriva uno vestito da umano normale - jeans e maglione - che mi si mette di fronte e sento che ha la forza e la velocità di un velociraptor di Spielberg, anche se sta fermo. Potrebbe farmi a pezzi subito, invece, non so perché, perde tempo a parlarmi (ma questo, inspiegabilmente, succede anche nei veri horror :D). La sua voce è normale.
    Poi mi ritrovo in mano una graffetta, grossa, ma sempre una graffetta. La srotolo e gliela punto alla gola. Anche lui ha un graffetta e fa lo stesso con me. Così la spingo contro la pelle della sua gola, tentando di bucargliela, ma perdo terreno. Così fa lui. Stiamo lì per un po' e sento la punta della sua graffetta sul mio collo, e credo la senta anche lui sul suo. Penso che ormai sia finita, quand'ecco che lui si gira verso 'sta specie di piscina come se qualcuno l'avesse chiamato, non so. Ecco allora che lascia la presa e io sono in terra e cerco di scappare. Ma non riesco. Posso solo strisciare e capisco che non ce la farò mai. Poi lui ritorna e non mi ricordo più cosa succede.
    La scena successiva: sono in una stanza con, al centro, una specie di tabernacolo nero. Chiuso. Io ho un mazzo di chiavi in mano – so di averlo sempre avuto – tra le quali ce n'è una di piccola, di latta sottile, tipo quella dei lucchetti dei diari segreti delle bambine. Qualcuno mi prende il mazzo e, con quella chiavetta, apre il tabernacolo. Dentro nulla di che. Bigiotteria.

    The end

    Poi stamattina, prima dell'esilarante intermezzo Black's Games, ho letto, sul web di un giornale locale, che ieri sera, in un posto che conosco bene - ci ho passato molte estati dell'infanzia ed è il loco natio dei miei nonni paterni -, una turista tedesca - tra l'alto delle mia età - è stata infilzata da un tubo di irrigazione (visto l'immagine: è sottile come una grossa graffetta). Nell'articolo si parla di acqua (e lo so che non è azzurra là, in quel torrentello), scivolo (discesa), bordi di pietra...

    Vabbé, ho associato le due cose.

    Mi ha fatto impressione.
     
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    buon thread questo. verrò sicuramente utile in futuro.

    intanto segno sul taccuino nero che potresti avere doti da sensitiva, ma la mia indagine ha bisogno di sapere se per caso quei cannibali del sogno fossero anche vegetariani (non in quanto vegetsali loro stessi e dunque cannibali, ma vabbe). potrebbe avere contatti col fatto che io ieri ho visto il film "cannibal vegetarian". potressti chiederglielo se li rivedi?
    :D

    non nego che la cosa mi spaventi un po'.
     
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  3. BadGuy
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    CITAZIONE (paolone_fr @ 7/7/2013, 13:48)
    la mia indagine ha bisogno di sapere se per caso quei cannibali del sogno fossero anche vegetariani (non in quanto vegetsali loro stessi e dunque cannibali

    No, erano carnivori di carne sanguinolenta. Morsicavano a strappo.
    Non so perché quello che è toccato a me mi ha puntato una graffetta al collo, quando avrebbe potuto azzannarmi all'istante...
     
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    QUOTE (BadGuy @ 7/7/2013, 13:55) 
    QUOTE (paolone_fr @ 7/7/2013, 13:48)
    la mia indagine ha bisogno di sapere se per caso quei cannibali del sogno fossero anche vegetariani (non in quanto vegetsali loro stessi e dunque cannibali

    No, erano carnivori di carne sanguinolenta. Morsicavano a strappo.
    Non so perché quello che è toccato a me mi ha puntato una graffetta al collo, quando avrebbe potuto azzannarmi all'istante...

    fiuuu, pericolo scampato, per me della coincidenza vegetariana e per te del mancato azzanno ;)
     
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  5. lordevol
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    Opel Agila di che colore?


    La spiegazione del sogno è semplice:
    Dividi il mondo in due categorie. E questa semplificazione ti da fastidio (fatichi, infatti, a salire sulla collina) ma alla fine non riesci a farne a meno (entri nella stanza della piscina).
    Pensi che le persone armate di grandi passioni, quelle che possono sembrare il problema da combattere, siano invece gli ultimi baluardi contro un mondo di flaccidità, dove il nuovo e il diverso vengono messi all'angolo, quando non repressi. Per questo quelle "sane ed agguerrite" erano le uniche con armi spaventose e i "normali" erano cannibali.
    La battaglia con le graffette sta ad indicare la tua voglia di non dividere il mondo in categorie del cazzo. Ma, al tempo stesso, ti rendi conto che sono due realtà antiche quanto l'uomo che si scontreranno per sempre: per questo nessuno dei due è riuscito ad infilzare l'altro e nemmeno puoi scappare.
    Il tabernacolo è il tuo senso di giustizia. Sembra facile indicare cosa è il giusto (infatti la chiave che apre il tabernacolo è la più semplice), ma il giusto non esiste (tutta la sicurezza personale su cosa è giusto crolla quando si vede che invece sotto/dentro c'è solo roba di poco valore).
    La bigiotteria ti fa capire di smettere di cercare di giudicare per sapere quale delle due parti ha ragione.
    Ovviamente la piscina è tua madre e tutti i riferimenti al cannibalismo sono l'evidenza della tua invidia del pene (vorresti strapparlo agli altri per farlo tuo, o - meglio - per farlo entrare in tè come un boccone di carne).

    L'interpretazione del sogno non ha assolutamente nulla a che vedere con recenti fatti di gossip forumistico tragicomici.

    Sigismund S. Freud


    "l'acqua non la vedo,- però so che non può essere azzurra."

    Frase stupenda. Te la ruberò per il mio primo romanzo.
    Però non possiamo continuare a farci solo pompini a vicenda.
    Occorre sporcarsi le mani nel mondo, come insegna il maestro Tanaka.
    I pompini vanno riservati per gli ultimi 15 anni di vita.

    Edited by lordevol - 8/7/2013, 00:27
     
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  6. BadGuy
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    L'acqua/madre è da manuale, schiaffato in ogni dove, così l'invidia del pene (giammai! manco di fronte alla peggior latrina del mio bivaccare in collina).

    La divisione flaccidi/tersi invece risponde al vero, però mi piace dividere il mondo così. E non c'è alternativa.
    Vero anche che pesa perché poi sulla strada girano solo i primi, quindi talvolta mi smusso agli angoli, anche se mi fa schifo.

    In verità ho ricordato che 'The descent' comincia con un palo che sfonda il parabrezza...

    Credo che il sogno sia soltanto una percezione di eventi vicini.
     
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  7. Chuang-tzu
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    Creo che tutto il senso del sogno sia nel colore dell'Agila=agile=leggero=veloce. Se fosse azzurro tutto quadrerebbe :blink:
     
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  8. BadGuy
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    Doveva essere uno splendido verde marcio.

    Invece andò per il grigio... :(

    Quindi non torna, anche se sapevo che non poteva essere azzurra.
     
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  9. Chuang-tzu
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    Il bianco della neve è la purezza e la verginità della vita come ascesa verso le vette del sublime o dell'emancipazione da sè stessi. Il fatto che si svolga in uno scatolotto grigio, per quando snello e maneggevole, vuol dire una certa insicurezza o, meglio, insoddisfazione nei confronti dei propri mezzi. Il verde marcio era fusione con la Natura, mancata, quindi. Arrivi in cima, comunque, e questo è positivo. Il resto sono rielaborazioni di eventi vicini, come scrivi. Conflitti superficiali.

    peanuts_lucy_psy_help__sample
     
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  10. BadGuy
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    CITAZIONE (Chuang-tzu @ 8/7/2013, 18:04)
    uno scatolotto grigio, per quando snello e maneggevole, vuol dire una certa insicurezza o, meglio, insoddisfazione nei confronti dei propri mezzi.

    A difesa dello scatolotto, unico aggancio con la realtà del sogno (tranne il fatto che mi piacque molto 'The descent'): l'ho pensato prima di abbandonare quell'altro, l'ho scelto e voluto ad ogni costo. Odio le automobili e non me n'è mai fregato una mazza, tant'è che l'ho presa di (giovane) seconda mano. Peccato che adesso non la fanno più com'era, a scatola di sardine. La riprenderei.
     
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  11. lordevol
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    L'ho Guidata per 5 anni. Ma era rosa!
    Ad un certo punto del discorso temevo che tu fossi me nella mia vita precedente ed ero andato in paranoia
     
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  12. BadGuy
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    CITAZIONE (lordevol @ 8/7/2013, 18:21)
    L'ho Guidata per 5 anni. Ma era rosa!

    Non male rosa... ne ho viste ben poche in giro.
    Condivido la maiuscola. :)

    CITAZIONE (lordevol @ 8/7/2013, 18:21)
    Ad un certo punto del discorso temevo che tu fossi me nella mia vita precedente ed ero andato in paranoia

    :D
     
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  13. Chuang-tzu
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    L'Agila è un caso clinico di automobile, come il Cayenne o l'Hummer, in proporzione. Adesso mi spiego tante cose. Di entrambi... :D
     
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  14. BadGuy
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    Con l'Agila hai un rapporto diretto con la Natura e il cielo non è inscatolato.
    In più puoi trasportare, all'occorrenza, lunghe travi senza bisogno di chiamare l'amico con il furgone.

    Ho guardato quelle due che citi, ma mica ci siamo sai?

    Anche se 'sto Hummer non è comunque da buttar via. :D
     
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  15. Chuang-tzu
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    QUOTE (BadGuy @ 8/7/2013, 20:58)
    In più puoi trasportare, all'occorrenza, lunghe travi senza bisogno di chiamare l'amico con il furgone.

    E qui la patologia sfocia nell'inquietante: cosa ci hai fatto con delle lunghe travi? :unsure:
     
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23 replies since 7/7/2013, 12:40   210 views
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